Sicurezza funzionale

Cosa significa “sicurezza funzionale”?

Un labirinto di norme

Le cause dei pericoli, e quindi anche le misure tecniche atte ad evitarli, possono essere molto diverse. Per questa ragione si distingue tra tipi di sicurezza diversi, ad esempio in base alla causa dei pericoli.

Si parla di “sicurezza funzionale” quando la sicurezza dipende dal corretto funzionamento di un sistema di controllo.

Per quanto concerne i requisiti di sicurezza funzionale, la valutazione del rischio svolge un ruolo centrale. Le fasi che devono essere rispettate per la valutazione e la mitigazione del rischio delle macchine sono descritte nella norma EN ISO 12100. La valutazione e la verifica delle funzioni di sicurezza sono oggetto delle norme EN ISO 13849 e EN IEC 62061, partendo dal presupposto che la misura di protezione tecnica richiesta dipenda da un sistema di controllo. Dalla stima del rischio si deducono i requisiti per l’integrità di sicurezza (PL, SIL).

Quo vadis, sicurezza funzionale?

Due frecce che conducono alle norme

Anche in ambito automazione si assiste all’affermarsi di una tendenza alla digitalizzazione. Con un grado di complessità crescente vengono sempre più di frequente impiegati sistemi di controllo configurabili e/o programmabili per la messa in sicurezza di macchine e impianti. In fase di costruzione di sistemi di controllo per le macchine si pone spesso la questione, in ambito di valutazione del rischio, sulla modalità di scelta del livello di sicurezza necessario per funzioni di sicurezza legate alla tecnica e tecnologia di controllo. I fabbricanti devono selezionare i componenti in base a determinati criteri e combinarli tra loro. Nella stima del rischio viene analizzata la probabilità di guasto pericoloso in un componente. Le probabilità di guasto dei diversi componenti devono poi essere valutate nel loro insieme. Il livello di sicurezza richiesto viene determinato tramite grafici che mappano la gravità della lesione e la frequenza o la durata dell’esposizione. Più elevato è un rischio, maggiori sono i requisiti relativi alla tecnica e tecnologia di sicurezza per il sistema di controllo. Per questo viene analizzata ogni funzione di sicurezza. Ad esempio: la protezione contro il riavvio involontario o lo spegnimento in presenza di pericolo tramite la funzione di arresto di emergenza o la possibilità che la macchina si mantenga sicura anche nel caso in cui il sistema di controllo subisse un guasto. 

Oltre ai requisiti per una macchina sicura è necessario tenere in considerazione anche la produttività, altrimenti cresce lo stimolo a manipolare o manomettere i dispositivi di sicurezza.  

I requisiti delle parti rilevanti per la sicurezza di sistemi di controllo delle macchine sono definiti sia nella norma ISO 13849 che nella norma IEC 62061.

Revisione delle norme ISO 13849 e IEC 62061

Entrambe le norme hanno dovuto essere aggiornate per continuare a rappresentare lo “stato dell’arte della tecnica”. La versione più recente della norma IEC 62061 è stata pubblicata il 22 marzo 2021. La norma ISO 13849 è in stato FDIS (Final Draft International Standard) che significa che non è più possibile apportare modifiche al contenuto. L’impulso alla revisione a cui sono state sottoposte le due norme non è solo frutto della normale attività di revisione e adattamento ai progressi della tecnica, ma è anche il risultato di ripetuti dibattiti in occasione del tentativo fallito di riunire entrambe le norme nella IEC/ISO 17305. 

Le seguenti modifiche riguardano ISO 13849 e anche IEC 62061:  

  • Metodologia modificata per la definizione dei livelli di sicurezza necessari (PL o SIL) 
  • Requisiti modificati per quanto riguarda l’applicativo software in base alla complessità e ai linguaggi di programmazione selezionati 
  • Autorizzazione all’utilizzo di sottosistemi, sviluppati secondo una norma, all’interno di un’altra 
Modifiche ISO 13849 - 2023 Modifiche IEC 62061 - 2021 
  • Panoramica (cap. 4) 
  • Definizione di funzioni di sicurezza (cap. 5) 
  • Software (cap. 7) 
  • Validazione (cap. 10 rilevato dalla norma EN ISO 13849-2) 
  • Le combinazioni di sottosistemi (Allegato H) 
  • Requisiti per l’immunità alle interferenze elettromagnetiche (EMI) (Allegato L) 
  • Requisiti di sicurezza tipici (Allegato M) 
  • Requisiti software (Casi d’uso Allegato N) 
  • Ambito: indipendente da tecnologia (non più limitato a E/E/PES) 
  • Nuovi allegati relativi ai tassi di guasto (Allegato C), alla copertura diagnostica (Allegato E) e ai calcoli di affidabilità (Allegato K) 
  • Ridenominazione da “SIL CL” a “SIL” 
  • Nuovi livelli SW per applicativi software (cap. 8) 
  • Gradi di indipendenza nella verifica SW e validazione generale 
  • Requisiti sull’immunità alle interferenze elettromagnetiche (cap. 6.6) 
  • Chiarimento sulla parametrizzazione basata su SW (cap. 6.7) 
  • Integrazione dei requisiti per i test periodici, ad es. test di prova o proof test 
  • Security 
Bussola con puntatore su ISO 13849

Periodi transitori e armonizzazione

La pubblicazione della norma ISO 13849-1 è avvenuta nel 2023; successivamente, a maggio 2024, la EN ISO 13849-1:2023 è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della UE. Con un periodo di transizione che durerà fino al 15 maggio 2027, questa entrerà in vigore e andrà a sostituire la norma precedente EN ISO 13849-1:2015. L’armonizzazione si applica alla Direttiva Macchine 2006/42/CE attualmente vigente che il 20 gennaio 2027 verrà sostituita dal Regolamento Macchine (EU) 2023/1230. È probabile che la EN ISO 13849-1:2023 verrà armonizzata con adeguamenti idonei al Regolamento Macchine (EU) 2023/1230. Per ora non è prevista un’armonizzazione della norma EN ISO 13849-1:2015 al Regolamento Macchine (EU) 2023/1230. Per questo motivo è consigliato applicare la EN ISO 13849-1:2023il più rapidamente possibile.

A marzo 2024 la norma IEC 62061:2021/AMD1:2024 è stata pubblicata con alcune rettifiche e integrazioni alla IEC 62061:2021. Attualmente essa è sotto esame di CENELEC prima di essere presentata come EN IEC 62061:2021/AMD1:2024.

Non appena una norma internazionale IEC o ISO viene pubblicata come norma UE nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, entra in vigore la presunzione di conformità. Ciò significa che un fabbricante che si attiene alle prescrizioni della norma può presupporre di ottemperare ai requisiti della Direttiva Macchine per quanto riguarda sicurezza e tutela della salute e che quindi, nel quadro della valutazione di conformità, con la dichiarazione di conformità possa apporre la marcatura CE alla propria macchina. Le norme internazionali ratificate possono essere applicate non appena vengono pubblicate sulle pagine di IEC e/o ISO. È comunque raccomandabile occuparsi già da ora del possibile sviluppo.

Norma Stato
IEC 62061:2021
  • pubblicata (marzo 2021)
EN IEC 62061:2021
  • pubblicata (gennaio 2022)
armonizzata a DM 2006/42/CE (aprile 2022)
ISO 13849-1:2023
  • pubblicata (aprile 2023)
EN ISO 13849-1:2023
  • pubblicata (novembre 2023)
armonizzata a DM 2006/42/CE (maggio 2024)
IEC 62061:2021/AMD1:2024
  • pubblicata (marzo 2024)
EN IEC 62061:2021/AMD1:2024 in elaborazione (prevista nel 2° trimestre 2024)
ISO 13849-2:20xx in elaborazione
EN ISO 13849-2:20xx in elaborazione

 

La sicurezza funzionale in breve

Uomo con portatile in piedi in un ufficio

La sicurezza funzionale si prefigge sempre come obiettivo di proteggere uomini e macchine dai pericoli. In Europa, le norme rilevanti in materia di sicurezza funzionale nell’ambito della costruzione di macchine sono riportate nella Direttiva Macchine. Scarica subito il poster di Pilz relativo alla “Sicurezza funzionale” e consulta la breve descrizione della procedura per la valutazione del rischio e la riduzione del rischio secondo EN ISO 12100. Dalla cosiddetta norma di tipo A è possibile dedurre due norme fondamentali: EN ISO 13849-1 o EN IEC 62061.

Ulteriori informazioni

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