Leggi e Norme in Asia

Asia

In Asia il numero di prescrizioni giuridicamente vincolanti per la progettazione di macchine sicure non è particolarmente elevato. A causa della rapida crescita industriale in questi Paesi, tuttavia, anche la richiesta di componenti di sicurezza per le macchine è in costante aumento. Responsabili di questa situazione sono anche le diverse procedure di certificazione e le leggi per la tutela della salute e per la sicurezza sul lavoro, che determinano le relative misure di protezione e gli standard minimi.

Leggi e Norme in Russia e negli Stati della CSI

La Russia e gli Stati della CSI hanno implementato già da qualche anno la certificazione TR CU (Technical Regulations of the Customs Union). Essa stabilisce che i dispositivi tecnologici che rientrano in uno speciale catalogo di prodotti seguano una precisa procedura di certificazione.

Le macchine e i relativi accessori vengono ad esempio sottoposti ad una verifica del campione da parte di un ente europeo di verifica („notified body“). Questa verifica viene quindi di regola riconosciuta da un ente di certificazione russo.

Russia e negli Stati della CSI

Leggi e Norme in Cina

La Cina ha invece introdotto la cosiddetta certificazione CCC. Come in Russia, in Cina vige l'obbligo di certificazione per i prodotti a contenuto tecnologico da parte di un ente di certificazione locale.

Per questo motivo vengono visitati i siti di produzione. L’obbligo di certificazione riguarda i dispositivi tecnologici che rientrano in una delle 19 categorie in cui è suddiviso il catalogo dei prodotti.

In caso contrario, il dispositivo dovrà essere accompagnato da una sorta di „dichiarazione di nulla osta“ (ovvero di non pericolosità) emessa da un ente di certificazione nazionale.

Cina

Leggi e Norme in Giappone

La legge giapponese per la tutela della salute e per la sicurezza sul lavoro stabilisce che le macchine pericolose o che vengono utilizzate in ambienti pericolosi debbano essere dotate di relative misure di protezione stabilite dal ministero nazionale. Queste disposizioni riguardano ad esempio macchinari per la macinazione di gomma, presse, dispositivi di protezione contro i sovraccarichi per le gru, seghe meccaniche nella lavorazione del legno oppure parti elettriche in ambienti a rischio esplosione. Per alcune macchine, prima della fabbricazione o dell'utilizzo è necessario ottenere un nullaosta dal ministero nazionale. Caldaie, gru, recipienti a pressione o ascensori rientrano in questa categoria.

La Direttiva tedesca sulla sicurezza nelle aziende (BetrSichV) prevede come "best effort" che il fabbricante della macchina documenti tutte le informazioni sui rischi correlati all'utilizzo della macchina e che ogni datore di lavoro/utilizzatore della macchina esegua una valutazione dei rischi.

Giappone

La Japanese Industrial Safety & Health Association (JISHA) promuove principalmente l'implementazione di procedure di valutazione dei rischi e di sistemi per la gestione della sicurezza sul lavoro in Giappone. Sulla base delle prescrizioni di legge giapponesi, ogni datore di lavoro/utilizzatore della macchina deve assicurarsi che nell'azienda siano presenti adeguate misure di sicurezza. I dipendenti sono obbligati a osservare le misure messe in atto dal proprio datore di lavoro.

La metodologia di valutazione dei rischi è specificata in Norme giapponesi (Japanese Industrial Standards, JIS) che sono armonizzate con le Norme internazionali. Nonostante la valutazione dei rischi sia obbligatoria in caso di utilizzo di determinate sostanze chimiche, al momento non lo è per altri settori.

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