Leggi e Norme in Europa

Europa

All'interno dell'Unione Europea sono in vigore diverse Direttive che devono essere recepite giuridicamente nella legislazione nazionale dei singoli Stati membri.

Un tratto comune a molte direttive è l’esistenza di un obbligo di marcatura CE per i prodotti che rientrano nell’ambito di applicazione della rispettiva direttiva.

I Paesi non-UE, talvolta, applicano leggi e direttive che si discostano da quelle dell’Unione Europea.

Relazione tra direttive, leggi e norme in Europa

I destinatari della direttiva sono gli Stati membri dell’UE che sono tenuti a recepire le direttive europee all’interno della rispettiva legislazione nazionale. In Germania, ad esempio, nel caso specifico ciò avviene nella Legge sulla Sicurezza dei Prodotti (Produktsicherheitsgesetz).

Le Norme non hanno carattere giuridico vincolante e rappresentano unicamente lo stato dell'arte e della tecnica al momento della pubblicazione. Solo nel momento in cui le norme vengono armonizzate in una direttiva UE a seguito di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione, devono essere attuate in una procedura di valutazione della conformità UE. Soddisfare i requisiti porta alla cosiddetta presunzione di conformità. La presunzione di conformità stabilisce che un fabbricante che applichi correttamente la Norma può presumere di aver soddisfatto i requisiti di sicurezza fondamentali definiti nell'allegato normativo della Direttiva Macchine UE.

Qualora un fabbricante applichi correttamente le direttive europee e le relative norme armonizzate, in termini di responsabilità del prodotto si applica la cosiddetta inversione dell’onere della prova. Ciò significa che in caso di infortunio, anche letale, sono l'autorità di vigilanza del mercato (in Germania, ad esempio, l'ispettorato del lavoro) e/o il pubblico ministero a essere tenuti a dimostrare che il fabbricante non ha rispettato e applicato correttamente le direttive e le norme armonizzate.

Paesi UE

Direttiva macchine

Nel 1993 è stata ratificata la Direttiva Macchine (DM) allo scopo di eliminare le barriere commerciali e favorire lo sviluppo di un mercato libero interno all’Europa. Dopo un periodo di transizione di due anni, dal 1 gennaio 1995 la Direttiva Macchine è divenuta vincolante in Europa. La Direttiva Macchine stabilisce requisiti univoci e omogeni in materia di sicurezza e tutela della salute nell'interazione tra uomo e macchina, sostituendo così le numerose norme esistenti nei singoli Stati sulla sicurezza delle macchine. Dal 29 dicembre 2009 è in vigore la Direttiva Macchine 2006/42/CE.

Obbligo di marcatura CE

Per i prodotti che rientrano in una o più delle direttive menzionate di seguito, sussiste un obbligo di marcatura CE. Questi prodotti devono anche essere provvisti di una Dichiarazione di Conformità.

Con la Dichiarazione di Conformità, il fabbricante dichiara in maniera giuridicamente vincolante di rispettare tutti i requisiti delle Direttive europee a cui il proprio prodotto è riconducibile. Il fabbricante ha quindi facoltà di immettere e commercializzare il proprio prodotto nell'ambito di applicazione dell'Unione Europea, allo stato attuale nei 27 Stati membri, Svizzera, Norvegia e Turchia incluse, senza far riferimento alle disposizioni nazionali.

Le dichiarazioni di conformità per i prodotti Pilz sono disponibili nell’area di download.

Esempi di Direttive UE con obbligo di marcatura CE

Gran Bretagna

Brexit: ci siamo! Lo status quo a livello giuridico: la Gran Bretagna non è più membro dell’UE dal 31 dicembre 2020. Per costruttori di macchine e impianti, l'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea ha conseguenze importanti. Quali? Te lo spieghiamo noi:

Ulteriori informazioni

Le normative vigenti restano tutt’ora in essere!

In Gran Bretagna è in vigore una speciale Direttiva sull'utilizzo delle attrezzature di lavoro: Provision and Use of Work Equipement Regulations (PUWER).

Queste prescrizioni regolamentano tutte le attrezzature di lavoro che il personale impiega nello svolgimento delle proprie attività: martelli, presse meccaniche, automezzi. L'"utilizzo" delle attrezzature di lavoro include anche la manutenzione, la pulizia, il trasporto o la messa in servizio dell'attrezzatura stessa.

Le PUWER non prevedono solo l’obbligo di fornire attrezzature di lavoro idonee e opportunamente manutenute ma anche che tutti i rischi derivanti dal loro impiego siano prevenuti.

Gran Bretagna

Cosa sono le PUWER?

Le “Provision and Use of Work Equipement Regulations” (PUWER) sono state redatte nel quadro dell’“Health and Safety at Work Act 1974” (HSW Act, una disciplina normativa britannica sulla salute e la sicurezza sul lavoro) e sono entrate in vigore il 5 dicembre 1998. Lo scopo primario delle PUWER è quello di garantire la fornitura di attrezzature di lavoro sicure per tutta la loro vita utile, indipendentemente dallo stato, età o origine.

Chi è responsabile?

Il datore di lavoro è tenuto a valutare i rischi per la salute e la sicurezza delle persone sul luogo di lavoro. Le prescrizioni non solo obbligano il datore di lavoro a fornire attrezzature di lavoro e macchine sicure, ma anche a considerare le condizioni lavorative e i rischi correlati a salute e sicurezza del personale, prevendendo l’erogazione di opportuni corsi di formazione.

A cosa si applicano le PUWER?

Le PUWER si applicano alla messa a disposizione e utilizzo di ogni genere di attrezzatura di lavoro e macchina, inclusi apparati mobili ed elevatori, in breve: tutto ciò che spazia da un semplice utensile fino a una macchina e addirittura una catena di montaggio.

Ulteriori informazioni:

Quartier generale

Pilz GmbH & Co. KG
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73760 Ostfildern
Germania

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E-mail: pilz.gmbh@pilz.de

Assistenza tecnica

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